Cenni storici

Storicamente, il sidro si è affermato soprattutto nei Paesi di tradizione celtica. Quando i Romani giunsero in Inghilterra nel 55 a.C., entrarono in contatto con una bevanda locale simile al sidro odierno, contribuendo poi alla sua diffusione in altre aree d’Europa. Già a partire dal IX secolo d.C., la produzione di sidro è attestata in diverse regioni europee.
Oggi, le principali aree geografiche tradizionalmente legate alla produzione di sidro in Europa includono il Regno Unito – che è tuttora il maggiore produttore e consumatore a livello mondiale – la Francia, in particolare la Normandia e la Bretagna, la Spagna, con le Asturie e i Paesi Baschi, e alcune zone della Germania e dell’Austria.

Selezione accurata

Il sidro può essere prodotto a partire da diverse varietà di mele e pere, ma i risultati migliori si ottengono utilizzando frutti con una spiccata acidità e una buona presenza di tannini. Fresco e versatile, il sidro rappresenta una valida alternativa ad altre bevande alcoliche. Nelle sue versioni più secche e meno dolci, si abbina con eleganza a formaggi, salumi, carni bianche e piatti della cucina asiatica, esaltandone i sapori senza sovrastarli

Diffusione

Gli stili di produzione del sidro riflettono le tradizioni locali dei diversi Paesi, dando origine a una notevole varietà di sapori e approcci. In linea generale, la gradazione alcolica della maggior parte dei sidri si colloca tra il 3% e l’8% vol. Negli ultimi anni, questa bevanda ha visto una crescente popolarità in mercati come Stati Uniti, Canada e alcune aree dell’Asia, grazie alla sua freschezza, al gusto accessibile e alla gradazione alcolica moderata rispetto ad altre opzioni. Oggi il sidro si afferma come uno dei segmenti in più rapida crescita all’interno dell’industria globale delle bevande alcoliche.

Italia

Fino agli anni Trenta del Novecento, il sidro faceva parte del panorama produttivo di diverse regioni italiane: la Valle d’Aosta, il Trentino, il Friuli e il Veneto custodivano una tradizione legata a questa bevanda fruttata. Poi arrivarono gli anni dell’autarchia, e con essi politiche fiscali che premiavano il consumo di prodotti ritenuti più ‘nazionali’. La birra e il sidro ne pagarono le conseguenze. Se il mondo della birra riuscì, con il tempo, a rialzarsi, il sidro non ebbe la stessa sorte: la sua produzione si ridusse drasticamente, fino quasi a scomparire. Oggi, in Italia, i produttori di sidro sono pochi, ma determinati a riscoprire e valorizzare un’antica vocazione.